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L’annuncio dell’imminente chiusura del Centro al Suu di Bombinasco – una comunità abitativa che non faceva capo per scelta agli aiuti statali e dove abitava da diversi anni una decina di persone con disagi psichici e mentali lievi beneficiarie di una rendita d’invalidità – è l’oggetto della prima interrogazione giunta sui banchi del nuovo Consiglio di Stato in questa Legislatura.

A sottoscriverla sono stati l’uscente Raoul Ghisletta (PS) e la riconfermata Giulia Petralli (I Verdi). I due esponenti progressisti, alla luce della decisione anticipata da questo giornale martedì – dell’Associazione vivere insieme e della Fondazione Francesco di gettare la spugna, chiedono al Governo se l’Ufficio invalidi potrebbe evitare la chiusura della struttura o se il Consiglio di Stato possa favorire la ripresa della struttura da parte di un altro ente sociale riconosciuto. Se ciò non fosse possibile, viene chiesto infine, «come si intende favorire il ricollocamento degli invalidi e del personale»? 17 infatti le persone che hanno perso il lavoro.

 

Fonte: Corriere del Ticino

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Redazione
Autore: Redazione

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