I fatti
Alcuni giorni orsono passeggiando vicino la pozza antincendio di Curio, mi sono imbattuto in due cacciatori e uno di loro ha sparato ad un germano reale che questa primavera aveva nidificato con la sua compagna nella pozza. Mi sono indignato per il gesto ed ho protestato con il cacciatore per il comportamento amorale e privo di senso e mi è stato risposto con arroganza che era tutto in regola ed avevano la patente!
I germani presenti nella pozza avevano acquisito familiarità con i vari escursionisti che ne apprezzavano la presenza in un luogo frequentato da mamme, bambini e ciclisti. Vederli pacifici e tranquilli nella pozza era un piacere per la mente e per il cuore e constatare che due cacciatori abbiano potuto sparare loro mi ha veramente fatto imbestialire.
Ora, a parte le leggi che permettono o meno questo tipo di attività venatoria, la domanda che viene spontanea è: come può venire in mente ad un individuo dalla mente sana di sparare a degli animali che vivono serenamente in un luogo frequentato da persone che sono lì proprio per godere del piacere di immergersi nella natura?
Mi chiedo come sia possibile accettare simili comportamenti e credo che il municipio o il cantone debbano intervenire con fermezza e proibire che avvengano in futuro fatti di questo tipo!
Allego le varie norme che dovrebbero regolamentare la caccia e a tal proposito faccio notare che nelle bandite di caccia viene esplicitamente sottolineato:
- i luoghi con una distanza minore di 50 metri dai fabbricati abitati, dai campeggi, dalle aree dei percorsi vita e dai sentieri naturalistico-didattici.
Ora mi domando se questo luogo, definito "Pozza antincendio multifunzionale" e "Biotopo per gli anfibi" progettata in modo da svolgere anche una funzione naturalistica e che contribuisce alla salvaguardia della flora e della fauna locali, incrementando la biodiversità e preservando l'equilibro ecologico e non da ultimo, la sua posizione in un territorio naturale di suggestiva bellezza quale è il nostro Malcantone e già ora apprezzato da chi frequenta per svago questa zona sulle rive del riale Molgé debba diventare riserva di caccia per dei cacciatori senza scrupolo e privi di cuore!
La caccia bassa
La caccia bassa è così chiamata poiché le specie oggetto di questa attività venatoria nel periodo altomedioevale erano considerate meno pregiate e la cui cattura era concessa ai ceti inferiori della società (da qui il termine bassa).
La caccia bassa è autorizzata i seguenti giorni:
dal 16 ottobre al 30 novembre nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica.
Il giorno d'apertura la caccia è permessa a tutte le specie cacciabili, mentre in quello di chiusura è vietata la caccia alla lepre comune.
Orari di caccia
Dal 16 ottobre al 30 ottobre dalle ore 08.00 alle ore 18.30.
Dal 31 ottobre al 30 novembre dalle ore 07.30 alle ore 16.30.
Specie cacciabili
Mammiferi
- volpe (Vulpes vulpes)
- faina (Martes foina)
- tasso (Meles meles)
- lepre comune (Lepus capensis)
- lepre variabile (Lepus timidus)
- coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus)
Uccelli
- fagiano di monte (Lyrurus tetrix)
- fagiano comune (Phasianus colchicus)
- beccaccia (Scolopax rusticola)
- piccione domestico inselvatichito
- colombaccio (Columba palumbus)
- tortora dal collare or. (Streptopelia decacto)
- ghiandaia (Garrulus glandarius)
- cornacchia nera (Corvus corone corone)
- cornacchia grigia (Corvus corone cornix)
- corvo imperiale (Corvus corax)
- germano reale (Anas platyrhynchos)
- cormorano (Phalacrocorax carbo)
Bandite di Caccia
Nella seguente mappa tematica georeferenziata è possibile visualizzare le bandite cantonali di caccia valide per il periodo 2021-2026, unitamente alle bandite federali di caccia.
Il territorio di caccia si estende in tutto il Canton Ticino, ad eccezione:
- le Bandite di caccia, dove può essere vietata una o più tipologie di caccia oppure solo alcune specie;
- le Zone di tranquillità;
- i luoghi con una distanza minore di 50 metri dai fabbricati abitati, dai campeggi, dalle aree dei percorsi vita e dai sentieri naturalistico-didattici.
Sono perfettamente d’accordo e ritengo un simile comportamento, veramente deplorevole, è da condannare senza se e senza ma!
I cacciatori in questione sono veramente privi di morale e senso civico! E credo che il municipio debba impedire che in futuro avvengano ancora fatti simili.
Anche sul Corriere del Ticino del 3.12.2024 la Signora Barbara Poggi-Locatelli di Banco ha pubblicato una lettera aperta il cui contenuto condivido pienamente e di cui riporto l’estratto finale:
“Attenzione alle vostre galline cari malcantonesi, non si sa mai che l’attenzione di questi due eroi si sposti al vostro pollaio! A voi piccoli uomini dico che avete reso un pessimo servizio alla vostra categoria che non ha certo bisogno di cattiva pubblicità. Non siete purtroppo punibili per legge, visto che non avete infranto nessuna regola venatoria, ma eticamente siete condannati all’onta perpetua.”